La
Chiesa, sita nel centro
storico di Manfredonia nei pressi del Castello Avevo-Angioino, fu
costruita nel
1516, venne saccheggiata e distrutta dai Turchi nel 1620 e ricostruita
nel 1674
come orfanotrofio con al suo interno una cappella adibita a chiesa.
Viene
eretta a Parrocchia nel 1931, mentre l’attuale edificio di culto risale
agli
anni 1935/1937, quando venne ristrutturata con il soffitto lavorato a
cassettoni e le pareti alte dipinte da pitture a tempera del pittore
Natale Penati da Milano. Gli affreschi vennero restaurati nel
1973 dal Prof. Luigi Vetere e ripuliti nel 2001 dall’Arch. Lello
Beverelli,
restituendo agli stessi la brillantezza nei colori.
La
tecnica utilizzata è
quella dell’affresco, mentre i colori, sempre tenui e soffusi, venivano
preparati utilizzando soprattutto la terra dei campi circostanti,
poiché
all’epoca la materia prima scarseggiava. Le
figure e gli scenari
venivano realizzati prima su di un grande cartone che veniva applicato
alla
parete, bucato nei contorni e poi cosparso di nerofumo o terra ombra;
in tal
modo si formava l’abbozzo delle figure che venivano poi completate
dall’estro
del pittore. Soffermando
il nostro sguardo sul ciclo pittorico, possiamo notare l’accostamento
della
figura di Gesù a quella di Maria. Sulle pareti della navata, in alto,
vengono
riportati due episodi del Vangelo che narrano i miracoli di Gesù, ai
quali sono
contrapposti due dipinti che raffigurano Maria SS. che interviene per
salvare i
propri figli dalla furia del mare. E su tutti, nel quadro centrale, la
presenza
della Madonna che insieme al figlio Gesù, protegge la città ed il porto.
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