Dipinti in San Nicola

La Glorificazione di Santa Rita 

Il dipinto rappresenta Santa Rita mentre il suo corpo viene elevato al cielo su di una nube da cherubini festanti con corone di fiori tra le mani. La Santa viene raffigurata con la veste da monaca che lascia scoperto il solo volto ritratto in atteggiamento di estasi, con gli occhi rivolti verso il cielo e le mani giunte in preghiera.  Le fanno corona quattro angeli, due alla sua destra e due alla sua sinistra, che pregano e cantano a gloria del Signore. Il dipinto è molto semplice ma colpisce la capacità espressiva che permea tutto l’affresco, avvolto in un’atmosfera eterea e celestiale.

Santa Rita riceve le stimmate

Il dipinto rappresenta Santa Rita nella sua cella del Monastero di Cascia (dove si era ritirata dopo la morte del marito e dei due figli) mentre riceve le stimmate. Ricorda il noto episodio della vita religiosa della Santa, in cui un giorno dell’anno 1432, mentre era in contemplazione davanti al crocifisso, sentì una spina della corona di Cristo conficcarsi nella fronte, producendo una profonda piaga. La Santa viene ritratta in preghiera contemplativa su di un inginocchiatoio in legno, davanti ad un piccolo crocefisso incastonato sul ripiano del mobile dove è presente un libretto aperto. Un raggio di luce si diffonde dalla corona di spine di Gesù in croce, che è avvolto da una nube luminosa, e va a colpire la fronte di Santa Rita, lasciando aperta una ferita dalla quale scende del sangue rosso sulla sopraciglia e sulla palpebra dell’occhio destro. Il volto estasiato ha gli occhi rivolti verso il crocefisso, le mani sono incrociate sul petto, tutto il corpo è in un atteggiamento di abbandono fiducioso nel Signore. Vicino alle ginocchia, appoggiato sull’inginocchiatoio, un piccolo flagello ricorda che la Santa faceva ricorso con assiduità al digiuno ed alla penitenza. Sullo sfondo del dipinto, viene ritratta la cella che ospita la Santa. Dietro al crocefisso, la parete rivolta verso l’esterno del monastero sulla quale si intravede parte di una piccola finestra, mentre alle spalle della Santa il letto dove si riposava e sulla parete interna un piccolo quadro della via crucis. Anche in questo dipinto, il messaggio di fede e spiritualità viene trasmesso con immagini semplici ed essenziali.

Deposizione

(dipinto andato distrutto in seguito al crollo del soffitto nel 1980)

Vangelo secondo Giovanni: «25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Màgdala.» (GV. 19,25)….. «38Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39Vi andò anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre 40Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i Giudei » (Gv 19, 38-40). Il dipinto rappresenta propriamente il brano di Vangelo sopra citato. Al centro, si erge la croce, alla quale sul palo orizzontale sono appoggiate due scale. In cima a quella di destra, si trova Nicodemo che sorregge il corpo di Gesù, con il costato e le gambe nude, per il lembo di un sudario e per un braccio, mentre sulla scala di sinistra un'altra persona (un uomo anziano) sostiene il corpo con una mano sotto l’ascella destra. Sotto la croce, Giuseppe d’Arimatea accoglie il corpo di Gesù, tra le sua braccia,  sostenendolo per le gambe e per la vita. Ai piedi della croce, tre donne sono presenti nella scena. Sua madre, Maria SS. in ginocchio e con le braccia imploranti alzate a metà altezza, manifesta la propria disperazione; davanti a Lei, per terra, un panno bianco con deposti sopra i tre chiodi appena tolti dalla croce. Maria di Cleofa, in piedi a fianco di Maria, consola la madre di Gesù appoggiando la mano sinistra sulle sue spalle. Maria di Magdala, in piedi alle spalle di Maria, si copre il volto in segno di disperazione, quasi piangendo in un raccolto silenzio. E infine, Giovanni, il discepolo prediletto da Gesù, assiste afflitto alla scena, raffigurato in disparte vicino ad una delle due scale, con la testa reclinata e lo sguardo rivolto verso il basso, mentre sullo sfondo il sole si fa largo in mezzo ad un cielo plumbeo. L’attenzione visiva è rivolta sul corpo di Gesù, come sospeso nonostante la pesantezza, e sul quale la luce accentra tutta la sua luminosità, riverberata anche dalla bianca sindone che già parzialmente lo avvolge. Le figure sono rappresentate quasi fossero vive e, grazie all’esercizio discreto della luce tipico del pittore, sembrano sporgere dal dipinto, dandoci un’illusione di tridimensionalità. Siamo davvero in presenza di un capolavoro di immagini, di colori e di spiritualità.

ritratto
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